
EMOZIONI: COSA SONO?
24 Giugno 2023
Se ti sei mai fatto una domanda del genere sul modo di ragionare di qualcuno ti sarai accorto che ragionare su qualcosa e trarne delle conclusioni non è un processo così lineare, ma che ognuno ha un diverso modo di ragionare su ciò che gli accade e sul mondo.
Forse quello che non ti sei mai chiesto è se il modo di ragionare può influenzare il benessere e il malessere di una persona. La risposta è sì! Questo dipende da errori che si possono compiere durante il processo di ragionamento. Tutti li facciamo, ma quando li facciamo troppo spesso possono avere un effetto importante nel creare e mantenere un malessere psicologico e psicopatologie come Disturbi d’Ansia e Depressione.
Cosa sono gli errori di ragionamento?
Sono modi di ragionare sbrigativi che portano a conclusioni errate rispetto ai fatti e alla realtà che stiamo vivendo.
Perché li facciamo? Perché la realtà è complessa e ricca di stimoli e il nostro cervello tende a prendere delle scorciatoie in un’ottica di economia delle risorse.
Perché è importante conoscerli? Perché conoscerli e riconoscerli è un primo passo per comprendere che non tutto quello che pensiamo è una realtà assoluta e per rivalutare i fatti in modo più aderente alla realtà. Conoscere e riconoscere che errori di ragionamento stai usando può aiutarti a diminuire la sofferenza psicologica che ne deriva.
Ecco i tipi di errori di ragionamento più frequenti.
PERSONALIZZAZIONE
Personalizzare significa credere che gli altri si stiano comportando negativamente a causa tua, senza considerare cause più plausibili per il loro comportamento.
Di seguito alcuni esempi.
- “Il barista è stato brusco con me perché ho detto qualcosa di sbagliato.” Mentre più probabilmente è alla fine di un turno pesante.
- “Se i miei genitori litigano è colpa di qualcosa che ho fatto io.” Mentre più probabilmente dipende da problemi nella loro relazione.
- “Mio figlio va male a scuola perché non lo aiuto.” Mentre più probabilmente è perché fatica a comprendere le materie.
- “Il mio partner mi ha picchiata perché non ho lavato i piatti.” Mentre certamente il mio partner è violento e i piatti sono stati solo un pretesto per alzare le mani.
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza provocata da questo modo di interpretare i fatti aiutandoti a riconoscere e attribuire le giuste causalità.
PENSIERO TUTTO O NULLA
Pensare in termini tutto o nulla significa semplificare la realtà in opposti escludendo tutte le sfumature intermedie. Pensare in termini dicotomici alimenta da una parte il perfezionismo e dall’altra il senso d’impotenza.
Di seguito alcuni esempi.
- “Ormai ho mangiato un pezzo di cioccolato, tanto vale che mangi tutta la tavoletta.”
- “Ho mangiato un dolce, la mia dieta è compromessa. Tanto vale abbandonarla del tutto.”
- “Se non eccello in tutte le mansioni del mio lavoro, significa che il lavoro non fa per me.”
- “O ho successo in tutto, o sono un fallimento.”
- “L’interrogazione di oggi è andata male. Significa che non vado bene a scuola.”
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza causata da questo tipo di ragionamento aiutandoti ad ampliare il tuo sguardo sulle situazioni e ad individuare le sfumature e le possibilità che stanno fra i due opposti.
RAGIONAMENTO EMOTIVO
Ragionamento emotivo è pensare che qualcosa sia vera solo perchè la senti, quindi la credi, molto fermamente ignorando o minimizzando evidenze del contrario. Secondo questo modo di ragionare se credo fermamente a Babbo Natale, significa che esiste.
Ecco alcuni esempi.
- “So che non mi hanno tamponato per colpa mia, ma mi sento comunque in colpa. Forse allora lo è.”
- “So che faccio parecchie cose bene al lavoro, ma mi sento comunque un fallimento e quindi credo di esserlo”.
- “Mi sento in ansia ad uscire di casa. Allora significa che è pericoloso. Meglio non uscire.”
- “Tutti mi hanno detto che ho fatto un ottimo discorso. Io però mi vergogno. Significa che in realtà ho fatto una figuraccia.”
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza di questo modo di ragionare aiutandoti ad individuare e bilanciare tutte le possibili cause di quello che senti e credi.
SQUALIFICARE E SMINUIRE IL POSITIVO
Sminuire il positivo significa che le esperienze, qualità, positive non contano o contano molto poco. Questo modo ragionare può contribuire a causare e mantenere una bassa autostima e un basso tono dell’umore.
Di seguito alcuni esempi.
- “Ho fatto bene quel progetto, ma questo non significa che sia competente, sono stato solo fortunato.”
- “Se l’esame universitario è andato bene non è perché ho studiato ma perché era facile.”
- “Sto facendo un percorso di psicoterapia. Le cose vanno meglio solo perché mi sta aiutando lo psicologo e non perché io mi stia impegnando nel percorso.”
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza causata dallo sminuire il positivo aiutandoti a integrare aspetti positivi e negativi dei fatti in una visione più equilibrata della realtà e di te stesso.
CATASTROFIZZAZIONE
Catastrofizzare significa predire il futuro in modo catastrofico senza considerare altri più probabili esiti. Ha lo scopo evolutivo di prepararci al peggio aumentando così le nostre probabilità di sopravvivenza.
Alcuni esempi di pensieri catastrofici sono:
- “Non riesco ad addormentarmi. Domani sarò così stanco che non riuscirò a fare nulla e tutto andrà storto.”
- “Se avrò dei tentennamenti durante la mia presentazione, verrò considerato un debole e sarò deriso dagli altri.”
- “Se questo esame andrà male sarà un colpo troppo duro per me. Mi verrà troppa ansia e non passerò nessun altro esame. Non riuscirò mai a laurearmi.”
In psicoterapia puoi imparare a dare ai pensieri catastrofici il giusto peso integrandoli con gli esisti più probabili di una situazione, che di solito non sono nè i migliori nè i peggiori.
ETICHETTAMENTO
Per etichettamento si intende mettere un’etichetta rigida, globale su te stesso o sugli altri, senza considerare che l’evidenza potrebbe più ragionevolmente condurre a una conclusione meno disastrosa.
Ecco alcuni esempi di etichettamento.
- “Sono un perdente.”
- “Non sono degno d’amore.”
- “Sono cattivo.”
In psicoterapia puoi identificare e lavorare sulle tue etichette e su quelle che hai dato agli altri e al mondo, diminuendo così la sofferenza che provocano.
ASTRAZIONE SELETTIVA
Significa prestare un’attenzione ingiustificata solo a un dettaglio negativo, invece di vedere l’intero quadro.
Ad esempio:
- “Dal momento che ho preso un voto basso nella mia valutazione (che contiene anche voti alti) significa che sto facendo un lavoro scadente.”
- “Il mio matrimonio è stato un disastro perché sono inciampata nella navata durante la marcia nuziale (a fronte del resto del matrimonio andato molto bene).”
- “La presentazione è stata un disastro. Hai visto l’errore nell’ultima slide? (a fronte di una presentazione senza altri errori).”
- “Oggi la mia migliore amica ha fatto proprio un’affermazione infelice nei miei confronti. Forse non è la buona amica che credevo che fosse (a fronte di un’amicizia solida e supportiva).”
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza che deriva da questo tipo di pensieri aiutandoti a trarre conclusioni più equilibrate sulle situazioni integrando gli aspetti negativi e positivi.
LETTURA DEL PENSIERO
Fare inferenze e previsioni rispetto a ciò che l’altro potrebbe pensare è normale ma per lettura del pensiero si intende, credere di sapere cosa gli altri stanno pensando, evitando di considerare altre, più probabili possibilità.
Ecco alcuni esempi di lettura del pensiero.
- “Sta pensando che non so assolutamente nulla su questo argomento.” A fronte di una esitazione durante una buona interrogazione.
- “Sta pensando che non sono in grado di socializzare.” Per una battuta non riuscita durante un primo appuntamento che sta andando a gonfie vele.
- “Sta pensando che sono un peso.” Chiedendo aiuto in una relazione supportiva e reciproca.
La psicoterapia può aiutarti a diminuire la sofferenza causata da questo modo di ragionare aiutandoti a capire se hai veramente delle prove a conferma di ciò che credi l’altro stia pensando o se la tua credenza è più probabilmente il frutto delle tue paure rispetto a ciò che l’altro potrebbe pensare o dei tuoi pregiudizi e convinzioni sull’altro.
IPERGENERALIZZAZIONE
Ipergeneralizzare significa trarre un’indiscriminata conclusione negativa che va ben oltre la situazione attuale. Singoli eventi o esperienze vengono visti come rappresentativi di più situazioni simili senza che vi siano prove reali.
Di seguito alcuni esempi.
- “Non ho quello che serve per farmi degli amici (perchè non mi sono sentito a mio agio all’incontro).”
- “Siccome questo esame è andato male, l’università non fa per me.”
- “Marco è sempre indisponente (avendolo visto solo una volta).”
- “Gli uomini sono tutti uguali.”
- “Le donne sono tutte uguali.”
La psicoterapia può aiutarti a ridurre la sofferenza causata da questo modo di ragionare aiutandoti a riconoscere quando stai estendendo le conseguenze negative di un evento ad altri eventi irrazionalmente e perché.
IMPERATIVI O DOVERIZZAZIONI
Parlarsi per imperativi o per doverizzazioni significa avere un’idea fissa, precisa, di come tu o gli altri dovreste comportarvi o su come le cose dovrebbero essere, e sovrastimare quanto sia terribile che queste aspettative non vengano soddisfatte. Possono riguardare i modi in cui dovremmo essere, sentirci o addirittura pensare.
Ecco alcuni esempi.
- “E’ terribile che io abbia fatto quell’errore. Dovrei fare di meglio.”
- “Devo dimagrire. Non posso accettare di avere queste cosce.”
- “Gli altri non devono arrabbiarsi con me. Non lo sopporto.”
- “Non devo far dispiacere gli altri (anche se questo implica sopprimere i proprio bisogni o desideri).”
La psicoterapia può aiutarti a trasformare quei “devo” in dei “posso”.
Se pensi che il tuo modo di ragionare contribuisca alla tua sofferenza, puoi diminuire la tua sofferenza esplorandolo e mettendolo in discussione in psicoterapia.
Ogni articolo del blog è stato scritto a scopo divulgativo, per questo motivo gli argomenti potrebbero essere stati trattati in modo non esaustivo. Ricorda che ogni individuo è unico e che nulla può sostituirsi al confronto diretto con un professionista.